L’esperienza lavorativa in Italia è rilevante per il riconoscimento di protezione umanitaria.

⏱ Tempo di lettura 2 min In tema di protezione umanitaria, il livello di integrazione raggiunto in Italia dal richiedente, cittadino pakistano, deve intendersi non come necessità di un pieno, irreversibile e radicale inserimento nel contesto sociale e culturale del Paese, ma come ogni apprezzabile sforzo di inserimento nella realtà locale di riferimento, dimostrabile attraverso la produzione di contratti di lavoro anche a […]

Il Tribunale di Salerno: le MGF impongono il riconoscimento della protezione internazionale alla ricorrente che ne sia stata vittima, trattandosi di pratica persecutoria GB tanto atroce e a carattere permanente (“continuo”).

⏱ Tempo di lettura < 1 min Il Tribunale di Salerno riconosce lo status di rifugiata ai sensi degli artt. 7 e 8 ss. del d.lgs. 251/07, in ragione dell’appartenenza della ricorrente ad un particolare gruppo sociale in quanto donna che ha subito atti persecutori GB, concretizzatisi in MGF cui veniva sottoposta nel Paese d’origine (Nigeria), pratica così atroce che il danno inflitto alla[…]

Il Tribunale di Napoli riconosce protezione internazionale alla giovane richiedente nigeriana per le violenze fisica e psicologica patite in quanto vittima di un matrimonio “non voluto” (child marriage).

⏱ Tempo di lettura < 1 min Si ritiene che la ricorrente, cittadina nigeriana, appartenga al “particolare gruppo sociale” ai sensi dell’art. 8 lett. d, d.lgs. n.251/07, ai fini della valutazione dello status di rifugiato, rientrando il matrimonio forzato, quando era ancora minorenne, nel concetto di grave atto di violenza fisica e psichica, di cui all’art. 7 lett. A) d.lgs 251/07: emerge dal narrato[…]