Tribunale di Campobasso, ordinanza del 8 novembre 2016

⏱ Tempo di lettura < 1 min Va accolta l’istanza cautelare fino alla definizione del giudizio di impugnativa avverso una decisione di manifesta infondatezza, con provvedimento valevole in ogni sua fase e grado, quando v’è concreto pericolo che la richiedente protezione possa medio tempore essere allontanata dal T.N., con pregiudizio a diritto fondamentali tra cui il diritto alla salute.

Giudice di Pace di Caserta, ordinanza del 15 ottobre 2016

⏱ Tempo di lettura < 1 min È illegittima l’espulsione emessa in violazione dell’art.7 del d.lgs.25/2008 e quindi senza tener conto dello “status di fatto” della ricorrente, cittadina nigeriana, richiedente protezione internazionale alla Questura di Roma con procedura non ancora definita dinanzi alla competente Commissione Territoriale.

Consiglio di Stato, 6 maggio 2016, sentenza n.1837

⏱ Tempo di lettura < 1 min Un provvedimento di inammissibilità nei territori dell’area Schengen, emesso dagli organi di uno Stato membro dell’Unione Europea, non comporta necessariamente l’obbligo, per lo Stato nel quale risiede il cittadino extracomunitario, di ritirare il permesso di soggiorno, o di rifiutarne il rinnovo.

Corte d’Appello di Napoli, decreto del 5 dicembre 2015

⏱ Tempo di lettura < 1 min Sussistono i presupposti per l’autorizzazione al soggiorno in T.N. ex art.31, comma 3, d.lgs. 286/98 in favore del cittadino straniero e dei suoi due figli in tenera età, poichè l’allontanamento del padre o quello dei minori verso un Paese (Tanzania) col quale questi non hanno alcun radicamento culturale ed affettivo e, peraltro, afflitto da enormi carenze sanitarie, sarebbe di indubbio nocumento per il loro sviluppo psicofisico. Non ostano alla concessione dell’autorizzazione i risalenti precedenti penali di cui è gravato l’istante, poiché su di essi prevale l’interesse dei minori alla conservazione del rapporto genitoriale anche col padre.